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UN ULTERIORE AFFRONTO A MESTRE
Perso l’ex Distretto militare di Via Poerio.
Associazioni culturali, forze vive della Città, singoli cittadini avevano in infinite occasioni ribadito all’Amministrazione Comunale la necessità di acquisire l’antico convento di S. Maria delle Grazie, successivamente utilizzato come distretto militare, per farne il cuore culturale della Città, la sede museale e per esposizioni legate alla storia e alle trasformazioni di questo territorio.
Le assicurazioni si sprecarono ed anche quando non si volle esercitare il diritto di prelazione (perché troppo costoso, si disse) venne garantito che in occasione dell’asta il Comune non si sarebbe fatto fuggire l’ambito complesso.
Tutto vano. Mestre subisce un ulteriore affronto alla sua memoria storica (l’insediamento delle monache risale al 1501); e con la perdita del complesso si allontana anche la possibilità di creare finalmente il Museo di Mestre. I danari dei contribuenti per le inaugurazioni fasulle si sprecano, mentre le decisioni importanti per la crescita civile e culturale per la Città vengono continuamente rinviate sino a perdersi nell’oblìo ed i bei progetti vengono ridimensionati, ridicolizzati, accantonati. Dell’abbattimento di Cel-Ana e Quadrelli non si parla più; l’antica Provvederia continua a rimanere chiusa e l’acquisizione della proprietà adiacente non ha fatto un passo in avanti. Pressoché dimenticato anche il progetto della sede bibliotecaria di Villa Querini. Assente un progetto organico e convincente di utilizzo del Candiani, nel mentre i materiali del Museo rimangono accatastati in uno scantinato.
Ricordiamo che questa amministrazione aveva promesso risposte definitive a queste legittime istanze culturali della Città entro i termini del mandato amministrativo: ad un anno dalla scadenza pare invece che si stiano facendo passi indietro.
Mestre, 4 aprile 2004